Assistendo alla più grande crisi dei rifugiati degli ultimi decenni, i parlamentari OSCE chiedono una maggiore condivisione degli oneri
COPENAGHEN, 22 giugno 2015 – La crisi dei migranti nel Mediterraneo rappresenta una sfida non solo per i paesi della regione ma per l’Europa intera, ha concluso domenica il Presidente della Commissione Generale Democrazia, Diritti Umani e Questioni Umanitarie dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE, l’On. Isabel Santos (MP, Portogallo), alla chiusura della visita di quattro giorni a Roma, Lampedusa, Catania e Mineo.
A seguito di una serie di incontri con funzionari governativi, migranti, rifugiati, operatori e funzionari delle strutture di accoglienza, leader della società civile e rappresentanti delle organizzazioni internazionali, l’On. Santos ha evidenziato l’encomiabile lavoro svolto dall’Italia nel rispondere alla crisi, ma ha anche notato che, senza un maggiore sostegno da parte della comunità europea, la gestione dell’afflusso da parte dell’Italia potrebbe andare presto oltre le sue capacità. Ha, quindi, esortato i politici a non perdere di vista il volto umano della crisi.
“Chi sono questi migranti?” si è chiesta. “Sono persone in fuga da morte, guerra, violenza e miseria. Esse ci chiedono solo una cosa - opportunità di vivere la propria vita con dignità.”
Ha anche parlato del regolamento di Dublino, una norma dell'Unione europea che individua lo Stato membro competente per l’esame delle domande d’asilo. Il regolamento è stato criticato per aver imposto l'onere interamente ai paesi del sud e per non aver fornito una protezione equa ed efficace ai richiedenti asilo.
"Il sistema di Dublino deve essere riformato in modo da promuovere un approccio più umano alla crisi. Anche se dobbiamo stare attenti a non ridurre i rifugiati e migranti a semplici numeri, la proposta di un sistema di quote sembra un buon modo per fornire una soluzione più responsabile e umana da parte dell'Unione europea", ha affermato.
"Vi è ugualmente la necessità di creare strutture di Frontex nei paesi dai quali i rifugiati sono in fuga. Queste dovrebbero includere uffici di informazione che forniscano consigli sulle modalità legali di ingresso in Europa e aiutino inoltre i rifugiati a capire il loro futuro una volta che sono in Europa ", ha aggiunto.
L’On. Santos è stata accompagnata nel corso della sua visita dalle parlamentari della delegazione italiana presso l’Assemblea Parlamentare dell’OSCE, l’On. Marietta Tidei, relatrice della Commissione Generale Affari Economici, Scienza, Tecnologia e Ambiente, e l’On. Cristina De Pietro. La delegazione ha effettuato una serie di visite intese a sensibilizzare l’Italia e altri paesi europei sulla crisi dei rifugiati.
A Roma, i parlamentari hanno incontrato funzionari del governo e rappresentanti della Croce Rossa Italiana. A Lampedusa, hanno visitato il centro di primo soccorso e accoglienza, e a Catania, la Caritas Diocesana di Catania e il centro SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). A Mineo, hanno visitato il Centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA).
Avendo osservato la situazione umanitaria sul posto e dialogato con gli interlocutori circa gli sforzi dell'Italia per gestire l'afflusso, la delegazione spera ora di accrescere la consapevolezza in tutta l'area dell'OSCE che è il momento di affrontare questo problema in un modo che sia equo, efficace, umano e giusto.
“Queste sono giornate drammatiche sul fronte dell'immigrazione,” ha affermato la parlamentare italiana Tidei. “Stiamo assistendo ad un esodo epico e proprio quei Paesi che dovrebbero sentire le responsabilità maggiori stanno mostrando il volto peggiore dell'Europa, proteggendo i loro propri interessi.”
Ha inoltre aggiunto: “Il Mediterraneo non è solo la frontiera sud dell'Italia, è la frontiera sud dell’intero continente europeo. L’Europa non può chiudere i suoi occhi e non avere compassione di fronte ai bambini morti in mare. Non può sbattere la porta in faccia alle donne e agli uomini che arrivano sulle nostre coste.”
L’On. De Pietro ha detto: “L’onere della responsabilità non deve ricadere solo su quei paesi le cui frontiere sono più esposte. Mentre ci concentriamo sui temi della migrazione e dei rifugiati, dovremmo allo stesso tempo ricordare i nostri poveri in Europa. Non ci dovrebbe essere alcuna guerra tra poveri di diversi continenti. Al fine di evitare tensioni razziali e di classe in Europa, vi è un urgente bisogno di garantire che i migranti siano ben integrati nelle nostre società. Io credo che si debba integrare misure immediate con programmi a lungo termine e iniziative volte ad affrontare le cause profonde della migrazione irregolare, lavorando con i paesi terzi, in particolare i paesi di origine e di transito”.
Ha aggiunto: “Inoltre, lo sviluppo di più efficaci politiche sociali europee e italiane dovrebbe essere la nostra priorità dal momento che, in seguito alla crisi finanziaria, il nostro modello sociale ha affrontato sfide senza precedenti. Dovremmo anche considerare la migrazione mediterranea in un contesto più ampio, evidenziando il potenziale positivo di un’autentica integrazione per la coesione socio-economica.”
L’On. De Pietro ha sottolineato in modo particolare il lavoro del centro SPRAR, che è finanziato dal Ministero dell'Interno e dall'Unione europea, e che fornisce alloggio, consulenza e altre forme di sostegno ai richiedenti asilo. Anche se piccolo, l’On. De Pietro ha evidenziato il lavoro importante che esso sta svolgendo al fine di facilitare la comunicazione diretta tra i rifugiati e la popolazione locale.
L’On. Santos ha detto che è rimasta particolarmente colpita da due cose nel corso della sua visita: in primo luogo, dalla sofferenza dei migranti e dei rifugiati, e in secondo luogo, dall'impegno, la professionalità e la passione delle numerose organizzazioni umanitarie, come la Croce Rossa, Misericordia, Caritas, e Medici per i diritti umani. Questi professionisti sono "missionari della speranza", ha detto l’On. Santos.
L'Assemblea parlamentare dell'OSCE discuterà una risoluzione che chiede soluzioni urgenti alla crisi dei migranti nel Mediterraneo, proposta dall’On. Tidei per la 24a Sessione Annuale che si terrà ad Helsinki dal 5 al 9 luglio 2015. La risoluzione riafferma il diritto di asilo per tutte le persone in fuga da persecuzioni e conflitti, chiede la riforma delle norme UE in materia di quote di accoglienza dei migranti, e un’iniziativa di ricerca e soccorso più efficace da attuare nel Mar Mediterraneo.
L’On. Santos, che ha in precedenza visitato anche campi profughi in Turchia, intende continuare a rivolgere la sua attenzione alla crisi dei rifugiati e dei migranti, con possibili prossime visite negli altri paesi colpiti.