I leader mondiali riuniti al Vertice OSCE di Astana per affrontare le sfide alla sicurezza
ASTANA, 30 novembre 2010 - I Capi di Stato e di governo dei cinquantasei Stati partecipanti all’OSCE e dei suoi dodici Paesi partner sono ad Astana per il Vertice OSCE che avrà inizio domani nel Palazzo dell’Indipendenza.
Il Vertice di Astana riunirà trentotto Capi di Stato e di governo, un Vice Presidente, sette Vice Primi ministri, quattordici Ministri e altri funzionari di alto livello degli Stati partecipanti all’OSCE e dei suoi Partner per la cooperazione, nonché di altre organizzazioni internazionali e regionali.
La riunione avrà inizio l’1 dicembre con l’allocuzione di apertura del Presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev, cui faranno seguito le allocuzioni del Presidente in esercizio dell’OSCE, il Segretario di Stato e Ministro degli Esteri del Kazakistan Kanat Saudabayev, del Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon, del Presidente dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE Petros Efthymiou e del Segretario Generale dell’OSCE Marc Perrin de Brichambaut.
Saudabayev ha sottolineato che il Vertice OSCE, il primo dopo quello di Istanbul nel 1999 e il primo a svolgersi in Asia Centrale, offre un’opportunità unica per affrontare urgenti sfide alla sicurezza e minacce transnazionali quali il terrorismo, i traffici illeciti, le recenti agitazioni in Kirghizistan e la situazione in Afghanistan.
“Il fatto stesso che, dopo una pausa di undici anni, il Vertice di Astana sia stato convocato quest’anno, in concomitanza con la celebrazione di importanti anniversari come quello dell’Atto finale di Helsinki e della Carta di Parigi, contribuirà a rafforzare l’OSCE e a consolidare la fiducia e la comprensione reciproca tra gli Stati partecipanti”, ha affermato.
Le sessioni plenarie proseguiranno fino al 2 dicembre. Alla conclusione del Vertice seguirà una conferenza stampa del Presidente Nazarbayev.
Il Vertice è stato preceduto da una Conferenza di riesame in tre parti, svoltasi a Varsavia, Vienna e Astana, cui hanno partecipato la società civile e i governi e che ha avuto come obiettivo quello di valutare lo stato di attuazione degli impegni OSCE da parte degli Stati.